JACK by Unknown

JACK by Unknown

autore:Unknown
La lingua: ita
Format: epub
editore: La Corte Editore
pubblicato: 2017-10-16T22:56:58+00:00


5

9 SETTEMBRE 1888

Le tende della camera da letto lasciavano filtrare il sole mattutino nella stanza. Damon si svegliò con un mal di testa tremendo. Un dolore che si irradiava dalla tempia destra e picchiava al ritmo del cuore, arrivando ad annebbiargli a tratti la vista. Rimase disteso, limitandosi a ondeggiare al ritmo delle pulsazioni e aspettando che si calmassero. Avvolto dal lenzuolo fresco di bucato, cercò di ricordare cosa aveva sognato durante la notte. Nulla. Nella mente, un buco nero. La prima notte senza incubi dopo settimane. Il prezzo da pagare per tale grazia, era però un’emicrania spaventosa. Damon scostò il lenzuolo e si mise seduto. Sul comodino vide la brocca d’acqua preparata da Lucy, un bicchiere e la boccetta del laudano. Tutto stranamente intonso. In un lampo ricordò che la sera prima, sconvolto da quel che aveva visto all’obitorio, non aveva cenato e si era chiuso in camera crollando sul letto. Possibile che l’aver saltato una sola dose della medicina gli avesse provocato un dolore simile? Le fitte che sentiva picchiargli in testa potevano essere l’inizio di una crisi d’astinenza? Non osò pensare a quanto terribile fosse una crisi vera e propria. Si versò dell’acqua nel bicchiere e vi lasciò cadere delle gocce di laudano. Mescolò il tutto agitandolo un po’ e ingurgitò la miscela. Si sdraiò di nuovo a letto e aspettò che facesse effetto. A poco a poco il battito tornò regolare mentre le tempie iniziavano a godere di una tregua. Un’ora più tardi Damon si era ristabilito. Scese in salotto per la colazione e Lucy non si fece cogliere impreparata. Blake notò una particolare cura nell’acconciatura e nella divisa della signorina Price. Quella mattina la ragazza indossava un paio di stivaletti nuovi e un filo di trucco le colorava le gote e le palpebre di rosa. Lucy gli servì del bacon con pomodori grigliati, uova in camicia e salsicce. Non alzò mai lo sguardo verso il padrone, non gli rivolse nemmeno il saluto e Damon capì che aveva la testa altrove.

«Qualcosa non va, signorina Price?»

La ragazza avvampò come se il più terribile dei suoi segreti fosse stato svelato.

«Volete forse dirmi qualcosa?» la sollecitò Damon.

«Ecco, signore…» esitò torturando con le dita il grembiule ben stirato, «temo di dovermi assentare da Withechapel».

Damon sgranò gli occhi. Una simile notizia non ci voleva. Nell’interrato gli operai stavano ancora lavorando e Kamal stava facendo il possibile per limitare il disagio dei lavori. Chi si sarebbe occupato del resto della casa? Damon si alzò dal tavolo in mogano e le prese le mani con delicatezza.

«Perché? Kamal è forse stato scortese? Qualcuno degli operai ha oltrepassato il limite? É per colpa mia?»

«Oh no» si affrettò a rispondere Lucy scuotendo il capo.

Una ciocca di capelli biondi le uscì dalla cuffietta.

«Se è a causa degli omicidi, non dovete temere» la rassicurò. «Finché rimarrete in casa durante la notte, non vi accadrà nulla».

«Sono una ragazza rispettabile!» rispose risentita. «All’omicida non interessano le donne per bene come me».

«Perdonatemi, Lucy. Non era mia intenzione offendervi né fare insinuazioni di cattivo gusto».



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